Abruzzo Trail – Il Selvaggio Mags 2020

Il covid-19 in questo 2020 ha condizionato le nostre vite ed anche le nostre passioni…

Ci siamo ritrovati in un periodo di estrema incertezza e paura, che abbiamo subito quotidianamente dall’inizio di questa emergenza.

Tutto questo ha costretto la cancellazione di eventi sportivi a tutti i livelli e fermato le nostre passioni all’aperto.

Il Mags 2020 – Abruzzo Trail era fra i miei appuntamenti principali di questa stagione, dopo la RAI 2020 e prima della Transcontinental Race; tutte annullate a causa delle note restrizioni.

In questi anni adattamento ed improvvisazione sono stati gli elementi che mi hanno aiutato a superare diverse crisi nelle mie avventure ,,, ed anche nell’ultimo periodo sono stati determinanti per tenere lo sguardo in avanti e non perdere mai stimoli positivi.

Uno di questi era il Mags 2020:

,,, poi ovviamente la fame di avventura ha fatto il resto, e quindi la decisione di partire al primo weekend libero in autonomia!

Partenza Domenica 31 Maggio ore 6 dal nuovo ponte di Marina di Città Sant’Angelo

La giornata è stupenda come anche la temperatura primaverile…

trovo a sorpresa, e puntuali per la partenza che avevo comunicato sui social,  diversi amici di GranSassoTrail e Antonio; grazie! (ma i ringraziamenti alla fine 😉 )

Per  me questo è un progetto che ho visto nascere ed ho la fortuna di conoscere buona parte del percorso; ma ogni volta è come essere ad una prima.

Dividerei in tre parti questa traccia fantastica:

  1. Fra le terre del Cerrano, i calanchi e le colline
  2. Montagna Selvaggia
  3. Verso il mare

Fra le terre del Cerrano, i calanchi e le colline

Dopo la partenza si costeggia il mare fra ciclabile e  Pineta, passando per la Torre di Cerrano fino a prendere l’interno prima di entrare a Pineto

All’inizio della prima salita (laFoggetta), ci salutiamo con gli amici di Abruzzo Exploring e resto con Antonio.

Su un bel collinare si attraversa il borgo di Mutignano

e poi il borgo di Atri con la sua cattedrale,

prima di tuffarsi nella Riserva dei Calanchi

Un bel tratto di pianura per poi entrare in un segmento

che costeggia il fiume ed impraticabile per il fango ,,,, la pioggia dei giorni scorsi ha fatto il suo corso…

Quindi dopo qualche deviazione si torna a salire con pendenze a doppia cifra, ma la fatica in cima viene ripagata dalla vista delle splendide colline della Valle del Fino e dalla “Bella Addormentata” .

Dopo aver attraversato il borgo di Bisenti si punta al Rifugio Faiani,

che vi farà sudare su una lunga salita in faccia alla nostra montagna con il maestoso Corno Grande!

Davanti al rifugio mi aspettano Maurizio e Daniele,

con i quali ci divertiamo a scendere su un bellissimo sottobosco

per poi tornare a salire verso le sorgenti del Ruzzo.

Dopo una breve pausa, in picchiata arriveremo per “ora di pranzo” ad Isola del Gran Sasso,

nota per il Santuario di San Gabriele… e per chi vuole, anche per il panino alla porchetta 😉

Si vedono delle nuvole minacciose verso le Capannelle e Moreno ci conferma che sta piovendo in quelle zone…

Saluto i compagni di questo tratto ed a Montorio si entra nella Comunità dei Monti della Laga e sulla magnifica strada Maestra raggiungo il Lago di Provvidenza;

la porta d’ingresso per la Val Chiarino e la seconda parte di questo tracciato!

Montagna Selvaggia

Inizia a farsi molto umida la giornata, con pioggia a sprazzi e la temperatura che scende sensibilmente … ma la  Val Chiarino ripaga sempre con i suoi colori!

Vi lascio immaginare lo splendore in autunno

Prima del Rifugio Fioretti, che vi suggerisco di visitare, la traccia gira a destra verso il bosco dove si deve fare sempre molta attenzione per foliage, rocce e rami sul sentiero…

purtroppo io non lo sono stato a sufficienza e cado proprio su un tratto dove il fogliame aveva ricoperto alcune rocce…

Mi rialzo leccandomi le ferite e dopo un controllo alla bici che sembra ok, riparto …

faccio qualche km e dopo una cambiata, CRACK ….

Mi fermo e guardo con terrore dietro la ruota posteriore ,,, il cambio è tirato completamente su e la catena infilata fra raggi ed ultimo pignone ,,, sembra che non abbia tranciato nulla ed è già positivo…

ma il forcellino ed il cambio sono piegati e non riesco a tirare fuori la catena ,,,

smonto tutto il cambio, riesco a sfilare la catena e rimonto il tutto,,, purtroppo alla fine mi restano 3-4 rapporti utili ma posso ripartire ed in questi casi dobbiamo essere capaci di vedere il lato positivo!

Una mezza pedalata in più ed avrei tranciato tutto, con un’altra storia ….

Fra single track e tratti di sotto bosco

si esce all’aperto con una vista mozzafiato verso i Monti della Laga ed il Lago di Campotosto

Il prossimo step è la bellissima Valle del Vasto, che nonostante l’imprevisto meccanico, riesco ad attraversare con la luce del giorno; era il mio “obiettivo” prima della partenza perché la prima parte è difficile dal punto di vista dell’orientamento.

Per la prima volta la riesco a fare senza errori e dopo un single track iniziale, un tuffo su una discesa troppo divertente verso il fiume Raiale, che a tratti si costeggia ed in altri si attraversa per arrivare ad Assergi

Quando mi dicono: “ perché improvvisi …?!”

Perché c’è sempre l’imprevisto e dobbiamo essere pronti a gestirlo!

Avrei dovuto fare una cena ad Assergi, ma alle 19:30 trovo tutto chiuso… va bene, tanto devo passare a Fonte Cerreto dove sicuramente troverò qualcosa di aperto …

Quindi riprendo la traccia e una “simpaticissima” salita su asfalto, grazie anche ai pochi rapporti disponibili, mi costringe ad una lunga camminata..

Penso: “ …adesso che arriverò  al ristorante mi mangio una bella pizza!”, che poi era lo stesso posto dove lo scorso anno avevo fatto tappa a Marzo, prima delle traversata notturna sulla neve di Montecristo e la Piana di Campo Imperatore …

Finalmente esco sulla strada di Fonte Cerretto, passo la piazza principale dove è tutto chiuso, mi avvicino alle luci del ristorante/albergo … ma anche questo è CHIUSO…!

Ormai è buio, quindi parcheggio la bici vicino la fontana, tiro fuori il materiale per la notte e sotto una pioggerellina  mangio un paninetto che avevo con me

Mi aspetterà una lunga notte e dovrà bastare quello che mi è rimasto

Una videochiamata a casa per dire che sto bene e ringraziare Elena per il Kit speciale …

si accendono le luci e iniziamo a bucare il buio della notte!

Si punta  verso Santo Stefano e la prima parte verso il Monte Ruzza anche per me è inedita, ma quello che viene dopo è un CULT.

L’attraversamento dei tre Borghi di Santo Stefano, Calascio e Castel del Monte  merita un passaggio diurno, per vedere lo splendore delle vallate e di questi paesi dove troverete anche una splendida accoglienza.

Arrivo comunque a Santo Stefano sotto una pioggia incessante e la temperatura continua a diminuire,,, sono circa le 23 e trovo un riparo dove provo a fare un microsonno, ma senza successo… fa troppo freddo e quindi meglio ripartire in questi casi.

Il sentiero che scende da Calascio verso Castel Del Monte è fenomenale,

anche di notte con una buona illuminazione si riesce a percorrere in sicurezza e con grande divertimento.

Ma per conquistare il borgo si torna a salire su breccia e diventa sempre troppo dura per le mie gambe,,,   quindi inizierà un lungo tratto di cammino a spinta.

Finalmente vedo le luci di Castel del Monte!

… arrivo nel centro del paesedove si trova un ottima fontana;

ne approfitto per un altro break con un panino al prosciutto e della frutta secca

Non piove più e si sta scoprendo il cielo, ma la temperatura ormai si avvicina allo zero.

Si esce dal borgo, ovviamente passando dalla parte più bella ma anche quella più dura … e qui si taglia su un sentiero con salita difficile anche per il fondo con breccione… altra lunga camminata a spinta

Il premio di questo sforzo è la piana di Campo Imperatore in tutta la sua maestosità; è uno dei tratti che amo di più!

Inizia ad albeggiare ed è un vero momento magico;

il silenzio, la pace e quanta bellezza intorno a me… con la luce tornano le forze ed anche i dolori della caduta sembrano attenuarsi

 Ma la strada è ancora lunga davanti …

Dopo aver attraversato il Canyon, si esce su strada e dal Rifugio Ricotta si entra nel Voltigno e Voltignolo.

Altro paradiso per chi ama la Mountain Bike, fra single track, tratti di sottobosco, discese tecniche e ampi prati con tuffi in un verde disarmante; e dove non dobbiamo essere guidati da una traccia o da un sentiero, ma dall’istinto.

Ripreso un tratto in asfalto si scende velocemente direzione Villa Celiera, ma attenzione che alla prima fontana, si gira a sinistra su sentiero che ci condurrà nella Valle d’Angri.

Il primo tratto per l’ erba alta è molto complesso avanzare a causa del sentiero ricoperto dalla vegetazione ed avanzo stile “Cinghiale” ,,, invece nel finale il fango fa la differenza…. Ne esco fuori abbastanza provato anche dopo anche un bel carpiato…

Ma questa è un’altra vallata dove vale la pena fermarsi a godere semplicemente del posto, come merita anche il Vitello d’Oro

Arrivo a Farindola verso le 10 e faccio praticamente il primo incontro con altri simili 😉 dopo circa 16h … finalmente al bar riesco a fare colazione ed a cambiarmi, considerato che inizia a fare caldo.

Mi sento bene ed affronto parte della salita di Rigopiano con un buon passo fino ad intercettare il sentiero che mi condurrà verso Arsita…

Anche qui va conquistata!

A sorpresa trovo i ragazzi del CAI che mi aspettano,

con visita al nuovissimo Museo del Lupo e aperitivo

e poi anche il Sindaco ed il presidente di provincia

Verso il Mare

Ad Arsita per me si conclude la parte di Montagna ed ormai ci si butta verso il mare, affrontando i circa 50km su un collinare non facile.

Vi suggerisco di essere conservativi se farete la versione Unsupported perché certi strappi lasceranno il segno.

Attraversato il Borgo di Castiglione Messer Raimondo,

si prende per Castilenti per poi fare il Colle della Morte ed il Colle dell’Odio; due nomi che sono una garanzia e vi assicuro che li ricorderete.

Da qui potrete ammirare ancora delle formazioni di calanchi, i colori dei nostri vigneti ed inizierete verso Citta San Angelo a respirare aria di mare.

Questa stupenda avventura termina a Marina di Città San Angelo dove,

dopo circa  34h dalla partenza, mi aspettano gli amici di Abruzzo Exploring, Alessandro e l’assessore di Città San Angelo.

Sono emozionato per questa splendida ed inaspettata accoglienza e dopo una breve intervista,

ricevo anche la prima patch come Finisher del MAGS – Abruzzo Trail

La sintesi tecnica è che si tratta di una traccia completa, e dura al punto giusto, per chi ama la MOUNTAIN BIKE; senza se e senza ma … alla fine di questo giro se avrete l’approccio aperto a vivere una vera esperienza, andrete sicuramente a ringraziare chi vi ha messo a disposizione un percorso assolutamente fantastico … paradossalmente anche nei tratti di asfalto!

Non faccio nomi per non rischiare di dimenticare qualcuno… siete stati in tanti lungo il percorso ad incitarmi e quindi un GRAZIE di cuore a tutti!

Anche a chi ha inviato messaggi sui social o personali

Ho sentito veramente il vostro supporto anche nei momenti più difficili, che si devono sempre affrontare in questi percorsi

GRAZIE ai miei amori e ad Elena per il Kit Segreto … 🙂

GRAZIE a tutto il team del GranSassoTrail per il fantastico supporto

GRAZIE alla sezione CAI di Arsita

GRAZIE Neve Appennino per la cronaca

GRAZIE ai miei sponsors

Cicli Elios, Elastic Interface, Steva, Punto Rigenera, Miche

… Stay Tuned, che la prossima sarà ancora più Wild …  😉

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